Brano: [...]atu quo, i rapporti tra regime e gerarchie militari si svilupparono nei primi anni in un clima di sostanziale collaborazione che non venne turbata nemmeno quando il governo, alla ricerca del pareggio, attuò una riduzione dei bilanci dell’Esercito.

Una svolta nella politica fascista in direzione delle Forze armate si ebbe tra l’aprile 1924 e l’aprile 1925. È del 1924 l’ordinamento del ministro Antonino di Giorgio, succeduto nel ministero della Guerra a Diaz ritiratosi per ragioni di salute, che ridimensionò l’Esercito alla situazione di pace introducendo al tempo stesso misure di mobilitazione in armonia con il principio della «nazione in armi », caro ai fascisti. L’organico militare venne collegato al potenziale demografico ''Utilizzabile in caso di situazioni di emergenza. Successivamente si attuarono vari avvicendamenti nella gerarchia militare e

lo stesso Mussolini, tra l’aprile e l’agosto del 1925, assunse personalmente i tre portafogli militari della Guerra, della Marina e dell’Aviazione. A sottosegretario alla Guerra venne chiamato il [...]